Alla sorella di una bambina con bisogni speciali

Sei nel mio cuore più di quanto tu sappia. So che a volte ti senti come se tua sorella ricevesse tutte le attenzioni e io non facessi caso a te, ma non è vero. Passano giorni interi che mi dispiace perché sono così impegnata nell’affrontare i nuovi sintomi, i farmaci e le infinite consultazioni con specialisti e terapeuti che non ho tempo per sedermi e parlare con te, ascoltarti, come vorrei
davvero.

Vedo le lacrime che piangi quando una nuova serie di sintomi significa vedere un altro specialista, e non sappiamo quante volte dovremo viaggiare per arrivare a quell’appuntamento, per quanti anni avremo bisogno di controlli di un certo tipo. Vedo la tua frustrazione e tristezza quando assisti a un’altra crisi, ti viene detto di un altro intervento chirurgico o devi sopportare che tua sorella sia di nuovo in ospedale. Vedo la tua lotta per dare una mano quando ti viene chiesto di farlo in situazioni in cui tuo padre e io non siamo presenti e altri ti chiedono di intervenire quando non sanno cosa fare.
Lasciami dire solo questo: sei una bambina.
Hai dovuto assumerti fin troppe responsabilità da “adulti” e crescere troppo in fretta. Mi sto già chiedendo se finirai per essere la sola responsabile di tua sorella dopo che il tuo papà e io ce ne saremo andati, e come te ne occuperai. Per favore assapora il tuo essere una bambina e lascia che io prenda i fardelli che posso togliere dalle tue spalle. Sono troppo pesanti per te. L’ho già detto e lo ripeto: quando succede qualcosa e gli adulti si rivolgono a te, guarda qual è il problema e mandali a cercarci. Non hai la responsabilità di gestire la situazione da sola.
Sei amata più di quanto puoi immaginare. Vedo te, vedo il tuo dolore e vedo i sacrifici che fai ogni giorno: per non scuotere la barca, per non causarci problemi e per aiutare in ogni modo possibile. Ti voglio bene perché cerchi di essere la bambina “perfetta” e di non causare ulteriore stress al tuo papà e a me. Tieni a mente che sei una bambina e che non ci aspettiamo la perfezione. Non ci aspettiamo che tu sia in grado di evitare ogni crisi. Ti amiamo esattamente come sei, compresi gli sbagli.

Nonostante la frustrazione, la rabbia, la tristezza e altri sentimenti negativi che a volte provi, amo chi stai diventando. Vedo la tua compassione, gentilezza e sensibilità ai sentimenti degli altri. Sei matura più della tua età. Dio utilizzerà le esperienze che ti causano più dolore ora per continuare a sviluppare in te aspetti del carattere che saranno preziosi sia ora che quando sarai grande.
Amo il tuo amore per tua sorella. Sono sempre stupita di come tu sia la prima a difendere tua sorella quando qualcuno dice qualcosa di scortese. Adoro il modo in cui giocate e condividete insieme la vita. Anche se a volte il tuo dolore è profondo, il tuo amore lo è di più e sono così grata per questo.
Mi dispiace. Per tutte le volte in cui ti sei sentita trascurata, non vista, non amata o non desiderata, mi dispiace. Per favore perdonami. Mi sto sforzando di trovare il modo di passare più tempo sola con te, sia nei piccoli momenti che possiamo rubare a casa, sia quando possiamo uscire insieme per una bibita, un panino o per curiosare nei nostri negozi preferiti.
Trovare un equilibrio diventa difficile in certi periodi e sto cercando di migliorare.
Sei fantastica.
E non dimenticarlo mai.
Sono qui per te.
Ti voglio bene, proprio come a tua sorella, e voglio che tu sappia che sono qui anche per te. La tua infanzia è unica ed è questa. Mettiamoci alle spalle gli errori del passato e viviamo al meglio ogni momento!
Con amore,
Mamma Jennifer

Jennifer Janes è una scrittrice e consulente che vive in Arkansas con il marito e le due figlie. Scrive di fede, famiglia, genitorialità e istruzione domiciliare di un bambino con bisogni speciali su jenniferajanes.com